Cresce l’attesa per la seconda edizione del “Business Day” , il rinomato forum delle eccellenze di Puglia e Basilicata, in scena ad Altamura, presso il teatro Mangiatordi, domenica 28 gennaio 2018.

Il summit delle menti brillanti costituisce una prestigiosa occasione di confronto con leader che hanno con le loro aziende raggiunto il successo, paradigmi indiscussi di ambizione e professionalità e si rivolge ad un parterre diversificato: dai giovani imprenditori a chi già possiede un’attività e intende trarne massima produttività, passando per chi ricerca consigli utili per concretizzare il proprio progetto imprenditoriale o semplicemente, desidera conoscere storie di successo, apprendendone tutti i segreti. A fare da fil rouge alla seconda edizione della kermesse, il tema del cibo e, precisamente, come recita il sottotitolo, “Food is Good”.

Diciassette professionisti si sveleranno al pubblico, attraverso un appassionato storytelling moderato dalla dott.ssa Marina Angelastro. Tra loro, anche l’Art Performer Giusy D’Onghia. “All’indomani del successo della figura del ‘leader invisibile’ da me proposta lo scorso anno, è un grande piacere tornare ad esibirmi in occasione di questo importante evento” ha commentato l’Art Director di Kultò Hair Academy “ho pensato ad un format intitolato “art gourmet” una metafora, in grado di collegare il cibo con i suoi ingredienti, la sua trasformazione e la qualità che sono i principali fautori di successo di qualsiasi azienda”. Di qui, nasce uno studio approfondito sul sistema di richiami e reciproche corrispondenze che associano l’arte culinaria alla coiffure. Una simmetria che se a primo acchito, può apparire azzardata, sembra realizzarsi e compiersi pienamente su ogni piano di indagine. “Anche la storia ci insegna che arte, moda e cucina sono indissolubilmente legate da un filo invisibile. Ne è un esempio, il celebre abito ispirato ad un’aragosta, realizzato dalla stilista Elsa Schiapparelli su influenza dell’irriverente surrealista Salvador Dalì, o, ancora, gli abiti commestibili esposti dallo chef tirolese Roland Trettl e, infine, lo spazio sempre maggiore accordato ai corner food all’interno di atelier di gran prestigio, italiani ed internazionali”.